Intelligenza artificiale: p. Casalone all’assemblea Usg, “la tecnologia non è neutrale e modella il nostro modo di pensare”
28.11.2025
"La tecnologia non è mai stata, e tanto meno lo è ora, un semplice insieme di strumenti, ma un ambiente mentale, culturale, spirituale". Lo ha affermato p. Carlo Casalone, gesuita, nella relazione su "Intelligenza artificiale e social media: riflessi antropologici e spirituali sulla preghiera", proposta oggi all'Assemblea dei superiori generali a Sacrofano. P. Casalone ha ricordato che viviamo in una "infosfera", "l'aria che respiriamo", che "struttura il nostro modo di pensare e di credere". Quindi ha citato "il primo sermone recitato da un'intelligenza artificiale" a Fürth nel 2023 e "l'installazione di un Gesù digitale in una chiesa di Lucerna", segnali di un "ecosistema" in cui non ci si può "limitare a usare i mezzi tecnici per comunicare un messaggio". Il gesuita ha spiegato che il Sinodo "ha istituito un gruppo di lavoro sulla missione nel mondo digitale", riconoscendo che la tecnologia "non è neutrale" e "incide sui nostri desideri e sulle nostre visioni del mondo". E ha posto la domanda: "Come cambia il mondo in cui preghiamo, come cambiano coloro che pregano in questo mondo?", invitando a discernere "che cosa accade all'anima quando 'attraversa' la macchina" ed evitando che "il cervello spirituale si ponga alle dipendenze di quello meccanico". Infine, p. Casalone ha chiesto di riflettere su "quale sarà l'umanità di persone il cui modo di pensare è in fase di mutazione".
Articolo di Riccardo Benotti (SIR Agenzia d'informazione)
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