Intelligenza artificiale: p. Casalone all’assemblea Usg, “la questione tecnologica è spirituale e riguarda l’essere umano”

28.11.2025

"Parlare di tecnologia è parlare di cosa significhi essere umani". Lo ha ricordato p. Carlo Casalone nella relazione tenuta oggi all'Assemblea dell'Usg a Sacrofano, sottolineando che "la questione tecnologica è naturalmente spirituale". Il gesuita ha indicato due rischi principali: "l'erosione della fiducia" e la "perdita di attenzione e memoria", che compromettono "la capacità di connessione interiore". Inoltre, ha osservato che il mondo digitale "ha una potente forza attrattiva" e produce "dipendenza", agendo "sui circuiti dopaminergici" e alimentando "polarizzazione, assuefazione, narcisismo e infelicità". P. Casalone ha richiamato studi secondo cui "in rete le notizie false viaggiano più veloci" e ha spiegato che l'uso pervasivo della tecnologia comporta "identificazione preventiva dell'utente" e "sottomissione alla procedura", generando un "automatismo fondamentale" per cui "ci si rivolge alla macchina per risolvere problemi, rispondere a domande, soddisfare desideri". Il gesuita ha avvertito che alla macchina "non va attribuito un valore sproporzionato", ricordando che l'IA "può dare l'illusione di parlare" ma resta "un pallido riflesso dell'umanità". Infine, ha proposto la preghiera come via per "rimanere umani", attraverso "discernimento", "cura dell'interiorità", "consapevolezza del corpo" e "contemplazione", che "permette di accedere alla realtà" e di "riconoscere l'operare di Dio nella storia personale e comunitaria". 

Articolo di Riccardo Benotti (SIR Agenzia d'informazione)

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