Assemblea USG: chiamati a camminare insieme

25.11.2021

25 novembre: Cardinale Reinhard Marx, Mons. Mark Coleridge,
 Mons. Lazarus You Heung-sik

(Darío Menor, Vida Nueva) Il venezuelano Arturo Sosa, superiore generale della Compagnia di Gesù, è stato rieletto giovedì come presidente dell'Unione dei Superiori Generali (USG), l'organizzazione che riunisce i capi delle congregazioni religiose maschili, durante la 96ª assemblea generale di questa istituzione tenutasi a Roma. Giuseppe Mauro Lepori, abate generale dell'Ordine cistercense e di nazionalità svizzera, è stato votato come nuovo vicepresidente. Con il motto "Per una Chiesa sinodale: il contributo della Vita Consacrata", 110 Superiori Generali partecipano a questo incontro, che si svolge di persona, cosa che non accadeva in questo incontro dal novembre 2019, poco prima che la pandemia di coronavirus scuotesse l'Europa.

La sinodalità è stata il filo conduttore delle conferenze dell'assemblea, compresa quella tenuta dall'arcivescovo sudcoreano Lazarus You Heung-sik, che è prefetto della Congregazione per il Clero da soli tre mesi. "Sono un contadino che il Papa ha chiamato a Roma", ha detto il nuovo "ministro" del dipartimento della Curia romana incaricato dei sacerdoti, presentandosi. Citando l'esempio della Chiesa del suo paese, che è stata fondata da laici, l'ex vescovo della diocesi di Daejeon, visitata da Papa Francesco durante il suo viaggio in Corea del Sud nel 2014, ha invitato a coinvolgere i laici nel cammino sinodale.

"Amate di più i vostri sacerdoti"

"Sono la parte principale della Chiesa e offrono una grande ricchezza in aspetti come la pietà popolare o la loro competenza in vari ambienti della vita culturale e sociale. Siamo tutti chiamati a camminare insieme, senza emarginare nessuno", ha commentato nel suo discorso, in cui ha ringraziato il "dono" che la Vita Consacrata rappresenta per la Chiesa Cattolica.

Ha anche informato You Heung-sik del suo compito principale come prefetto della Congregazione per il Clero: "incoraggiare" i sacerdoti in un momento in cui molti sono indeboliti dalla crisi degli abusi sessuali negli ambienti ecclesiastici e da altre difficoltà. "Quando vengono i vescovi, io li ascolto prima e poi dico sempre loro di amare di più i loro sacerdoti, di visitarli e di telefonargli. Questo non è perdere tempo. Ci sono molti preti eroi nel mondo", ha commentato l'arcivescovo sudcoreano, che nel suo discorso ha mostrato segni di grande gioia vitale, che ha confessato, di essere apprezzati dal Pontefice. "Il Papa mi dice che è felice che io sia felice.

La Cammino sinodale tedesco, fedele a Roma

Anche il cardinale tedesco Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga, e Mark Coleridge, arcivescovo di Brisbane e presidente della Conferenza episcopale australiana, hanno parlato all'assemblea dell'USG. Entrambi hanno parlato dei processi sinodali nei loro rispettivi paesi e di quello aperto dal Papa nella Chiesa universale. "Siamo in uno 'slancio' in cui dobbiamo vedere dove ci porta il Vangelo", ha commentato Marx, che ha riconosciuto che Francesco ha mostrato la sua preoccupazione per il cammino sinodale tedesco. "Non decideremo nulla senza Roma. Sarebbe impensabile", ha garantito.

Coleridge, da parte sua, ha intonato un 'mea culpa' riconoscendo il "DNA peculiare" di molti vescovi, che li porta a "continuare la tradizione secolare" di comportarsi talvolta come re. Anche la suora francese Nathalie Becquart, sottosegretaria della Segreteria generale del Sinodo, e Rafael Luciani, professore all'Università Cattolica Andrés Bello di Caracas e membro della Commissione teologica del Sinodo, hanno offerto le loro riflessioni sulla questione della sinodalità.

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